Villa in vendita Via Rosso di San Secondo 17, Camaiore

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Negli anni Venti del secolo scorso il progetto del comprensorio di Costa Fiorita costituì un momento di grande cesura con quanto era stato fatto fino ad allora in materia di insediamenti turistico residenziali sui litorali della Versilia.

Così recitava il manifesto che pubblicizzava la lottizzazione:

“Sarà un grande villaggio silvano/marino, costituito da villini, cottages e appartamenti in villa che formeranno un insieme unico e caratteristico; la pineta circostante sarà oggetto di cure speciali poiché essa costituisce il gioiello della Colonia. Riservatezza, salubrità, notorietà e al tempo stesso la vicina mondanità di Viareggio...”.

Ci fu quindi l’intento di assicurare una qualità generale del profilo architettonico mettendo però a disposizione dei compratori soluzioni e varianti secondo i loro gusti, affidando all’ufficio tecnico l’incarico di inquadrarle armonicamente nell’insieme delle costruzioni.

Dell’ufficio tecnico faceva parte l’architetto lucchese Carlo Sorbi autore delle costruzioni più significative tra cui il “Villino della Mezzaluna“ acquistato da Luigi Pirandello per la propria musa l’attrice Marta Abba (che oggi dà il nome alla Villa) ed anche la proprietà che vi presentiamo: il “Villino Lotti” costruito tra il 1924 ed il 1927.

Così viene descritto da Massimo Ceregioli nel volume a cura di Maria Adriana Giunti “Incanti d’oriente in Versilia” (MPF Editore).

“Ubicato al centro di un lotto di circa seicento metri quadrati, l’edificio ad un piano si caratterizza per la loggetta di ingresso con sei colonne islamico moresche sostenenti archi di luci e forme diverse.

Le facciate, ricche di decorazioni sia in rilievo che dipinte contribuiscono a rendere esotica e pittoresca la costruzione.

Particolarmente interessante la divisione degli ambienti interni che ruotano intorno a un corpo centrale di forma ottagonale, illuminato da lucernari sulla copertura; tale motivo rimanda all’impianto simmetrico centrale dotato di cupola delle moschee e dei mausolei islamici ed era arricchito da dipinti parietali, oggi in parte perduti.

Di tale apparato decorativo rimangono alcuni dettagli isolati ed il pannello della loggia di ingresso figurato come un tessuto orientale dai motivi geometrici e ad arabesco; all’esterno il repertorio figurativo allestito con materiali facilmente modellabili come il gesso e il cemento, integrati con ricorsi in mattoni dipinti in diverse tonalità solari, attinge a vari esemplari della manualistica del periodo.

All’architettura orientaleggiante dell’edificio si conformava l’arredo originario oggi disperso che era stato appositamente disegnato e realizzato da mobilieri lucchesi.

Il piccolo giardino è schermato lateralmente da una cortina di tigli e di platani che dovevano contribuire all’isolamento del villino nel contesto della lottizzazione e garantire la privacy ricreando luoghi d’ombra”

Questo è “l’incanto” che vendiamo.

Una proprietà per chi è abituato al bello in forma semplice e pura, per chi privilegia storia, cultura, arte e tradizione rispetto alla lottizzazione massiva e un po’ villana dei litorali versiliani.

Un “luogo” da fare proprio e condividere, riservato e protetto ma al contempo molto vicino al mare e al centro della marina, dove potersi ritirare rimanendo al contempo immersi nella vita sociale, culturale ed anche mondana di Lido di Camaiore e delle altre località Versiliane.

All’esterno il repertorio figurativo allestito con materiali facilmente modellabili come il gesso e il cemento, integrati con ricorsi in mattoni dipinte in diverse tonalità solari attinge ai vari esemplari della manualistica del periodo.

All’architettura orientaleggiante dell’edificio si conformava l’arredo originario oggi disperso che era stato appositamente disegnato e realizzato da mobilieri......